Saturday 7 October 2017

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Tasche frontali interamente realizzato in denim per resistenza supplementare. Zip YKK (tempo di vita garantita). Rivetti vernice rivetti piatti amichevoli. Borchie Hood bollato studs. Italy economia l'Italia è la quarta più grande economia in Europa e l'ottavo più grande in termini di PIL nominale nel mondo. La nazione dell'Europa meridionale è la decima più grande esportatore al mondo, l'esportazione di un totale di 474 miliardi di dollari di merci nel 2013. Secondo l'Indice di Sviluppo Umano e The Economist. L'Italia ha l'ottava più alta qualità della vita nel mondo. Ha la terza più grande riserva d'oro ed è il terzo più grande contributore al bilancio dell'Unione europea. Nonostante un innovativo settore industriale ed agricolo, l'economia country39s ha in gran parte rimasto fermo dal 1990. programmi di governo che cercano di stimolare la crescita economica ha portato a grandi debiti pubblici. Questo, combinato con un sistema lento legale, tasse elevate, e le leggi sul lavoro insolitamente forti condotto ad un rating di 80 ° nel Index of Economic Freedom per il 2015. L'Italia è uno dei membri fondatori dell'Unione europea, la zona euro, l'Organizzazione per la cooperazione economica il funzionamento e lo sviluppo (OCSE), il G7 e il G8. Dopo la caduta di Roma, Italia scheggiato in una serie di principati piccoli. economie feudali sono stati il ​​modello comune in questo momento, e ogni fatto affidamento sull'agricoltura. La nazione non avrebbe unificare fino alla fine del 19esimo secolo. Così, tra il 1861 e il 1870, Italy39s sistema feudo è conclusa e la nazione unificata. Purtroppo, l'unificazione non ha portato alla diffusa redistribuzione della ricchezza che molti anticipato. industrializzazione italiana era in gran parte artigianale in natura e si è verificato intorno capitols politici. Le fabbriche tendono a raggrupparsi nei corpi idrici nei pressi di nord-ovest utilizzati sia per i macchinari e per la spedizione. Quando la modernizzazione accelerata nel 1880, tessile e delle costruzioni navali sono diventati settori in crescita precoce per l'Italia. Tuttavia, l'industrializzazione si stabilì in modo diverso al nord che nelle zone centrali e meridionali della nazione. Ciò ha portato a quello che è stato più tardi conosciuta come la diaspora italiana, in cui quasi 26 milioni di italiani sono emigrati tra il 1880 e il 1914 in cerca di migliori opportunità economiche. Quando si è verificata la prima guerra mondiale, l'Italia si gonfiò il suo esercito, e sostenuto un deficit di bilancio enorme. Dopo la conclusione della guerra, l'Italia si è trovata profondamente in debito con i grandi progetti di ricostruzione necessari per ripristinare i livelli precedenti di produzione. Questo ha lasciato un vuoto nel quale il Partito Nazionale Fascista guidato da Benito Mussolini salì al potere nel 1922. Durante i primi anni del regime Mussolini39s, il governo fascista ha perseguito una politica economica liberista, inizialmente la riduzione delle tasse, facilitando regolamenti governativi, e la rimozione restrizioni commerciali, in tutto o in parte. Tuttavia, queste politiche furono presto abbandonati a favore di un maggiore controllo. Quando la Grande Depressione ha colpito, l'Italia è stata particolarmente colpita. In risposta, il governo ha nazionalizzato le partecipazioni di banche con significative titoli industriali, dando il controllo fascisti dei mezzi nation39s di produzione. Ciò ha portato ad un modello economico basato su una partnership tra governo e imprese che presto esteso alla politica in quello che è venuto per essere conosciuta come corporativismo. Allo stesso tempo, Mussolini aumentato le spese militari, stimolando ulteriormente la crescita economica ed industriale. La maggior parte di queste industrie sono stati anche sotto il controllo del governo, così nel 1939, l'Italia ha avuto la più alta percentuale di imprese di proprietà statale dopo l'Unione Sovietica. Dopo la seconda guerra mondiale, l'economia Italy39s crollata. reddito pro capite italiana ha raggiunto il punto più basso alla fine della guerra. L'economia potrebbe muoversi in una sola direzione, e lo ha fatto in quella che in seguito sarebbe stato soprannominato il quotItalian miracle. quot dopoguerra l'Italia, una nazione cardine nella guerra fredda, ha ricevuto enorme sostegno da parte delle nazioni democratiche come gli Stati Uniti e nel Regno Unito. Mentre la fine degli aiuti avrebbe potuto farro disastro, la linea temporale per coincidenza è sovrapposta con il coinvolgimento americano nella guerra di Corea, con un conseguente forte domanda per il metallo italiano e manufatti. Questa situazione è stata abbastanza favorevole per l'Italia fino a disordini sociali nel 1969 e nel 1970, combinata con la crisi petrolifera del 1973, porre fine al braccio Italy39s. Dopo la guerra, la crescita economica si è verificato a un tasso compreso tra cinque e il sei per cento fino al 1973. Purtroppo, Il 1970 ha visto un lungo periodo di difficoltà economiche per l'Italia. Un deficit di bilancio è diventato permanente e intrattabile, con una media di circa il 10 per cento del PIL ogni anno, mentre la moneta nazionale ha continuato a perdere valore. La recessione ha continuato fino alla metà degli anni 1980, quando una serie di riforme liberato della Banca d'Italia e drasticamente ridotto l'inflazione. Ciò ha portato ad un secondo miracolo economico, in gran parte basato sulle esportazioni e l'uscita di produzione di piccole e medie imprese che producono abbigliamento, prodotti in pelle, scarpe, mobili, tessili, gioielleria, e macchine utensili. Tuttavia, questo boom era insostenibile. Così, nel 1990, gli sforzi per ridurre il debito pubblico hanno portato a politiche economiche restrittive che mettono i freni sull'economia. Una recessione globale ha peggiorato ulteriormente il rallentamento. Nonostante un breve periodo di recupero durante la fine degli anni 1990, l'economia italiana è rimasta in gran parte stagnante tra il 2000 e il 2008. situazione economica attuale l'Italia ha subito un colpo significativo per la sua economia, quando la grande recessione si stabilirono intorno al 2009. L'economia nazionale ridotta del 6,76 per cento nel corso di sette trimestri di recessione. Secondo Eurostat. il debito pubblico italiano nel 2015 ha raggiunto 128 per cento del PIL, classifica come il secondo più grande rapporto debito dopo la Grecia, 175 per cento. Tuttavia, la maggior parte di questo debito pubblico è di proprietà di italiani. Questo fatto, insieme con livelli relativamente alti di risparmio privato e bassi livelli di indebitamento privato hanno dato molti professionisti finanziari ragione per dichiarare l'Italia uno dei più sicuri per gli investimenti tra Europe39s economie in difficoltà. Enormi disparità regionali persistono tra l'Italia settentrionale e meridionale. Il governo rimane afflitto da corruzione politica, che pervade il crimine organizzato, e molto alti tassi di disoccupazione. Un sondaggio nel 2007 ha concluso che circa l'80 per cento delle imprese di Catania e Palermo continuano a pagare il pizzo alla mafia. Mentre la mafia sta lentamente perdendo terreno in Italia, il Ministero degli Interni italiano ha riferito che la criminalità organizzata ancora generato un utile annuo stimato di euro13 miliardi. Secondo l'OCSE, dopo aver contratto per la maggior parte del 2014, l'Italia dovrebbe tornare a un modesto livello di crescita nel 2015 e accelerare conduce in 2016. Modifiche alla politica dovrebbe aprire prestiti bancari e di investimento. La disoccupazione dovrebbe iniziare a diminuire nel 2016, ma sarà ancora relativamente alta, mentre i salari non guardano a migliorare in modo significativo. Il rapporto molto elevato del debito pubblico è un po 'preoccupante, ma la crescita dovrebbe raggiungere circa 0,5 per cento entro la fine del 2015 e salita al 1,1 per cento nel 2016.

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